giovedì 26 febbraio 2009

Pensare velocemente


Dice Baricco:
"[...]In situazioni come queste [di emergenza, dovuta alla crisi economica, nota mia], nei film americani puoi solo fare due cose: o scappi o pensi molto velocemente. Scappare è inelegante. Ecco il momento di pensare molto velocemente. [...]"
Solo che a pensare troppo velocemene si corre il rischio di inciampare sulle stringhe e ruzzolare dalle scale.
Baricco sceglie la strada della provocazione e del paradosso, nello stile della "modesta proposta" swiftiana, conscio che altrimenti non se lo filerebbe nessuno. Purtroppo di Swift non ha né l'ironia né la lucida razionalità, così la gente non capisce e finisce per prenderlo sul serio.

venerdì 20 febbraio 2009

Il teatro allunga la vita

Nei giorni scorsi si è materializzato sulle reti TV uno spot prodotto dalla presidenza del consiglio (visibile qui) in cui la voce sempre commovente del vecchio Arnoldo Foà ci informa che "il teatro allunga la vita". Scopo dello spot sarebbe quello di promuovere il teatro. Ora, a parte che promuovere il teatro attraverso la televisione è un palese ossimoro, vorrei capire in che modo si pensa di "promuovere il teatro" esibendo una galleria di vecchi artisti dalla gloriosa carriera, ma i cui visi risultano difficilmente riconoscibili già dalle persone della mia veneranda età. E poi che vuol dire promuovere il teatro? Spingere il pubblico ad andarci? O incoraggiare i giovani a provare almeno una volta a calcare le tavole del palcoscenico? Per poi trovarsi, magari, già formati e pronti per una grande carriera, a lottare contro i tagli al FUS?
Credo comunque che uno spot così generico un vantaggio ce l'abbia: nella prossima versione, troveremo accanto Dulbecco, la Montalcini, Carlo Bernardini e Tullio Regge al grido di "la Scienza allunga la vita". E poi magari un'altra galleria con Scalfaro, Andreotti, Ciampi e Berlusconi a dimostrare che neanche la politica è da meno.
Altri interventi sull'argomento li trovate qui e qui.

lunedì 16 febbraio 2009

Puccini e la fanciulla

Sono finalmente riuscito ad andare a vedere "Puccini e la fanciulla", film del regista Paolo Benvenuti di cui tanto è stato detto sui giornali (per un riassunto documentato dei retroscena rimando all'articolo di Leonetta Bentivoglio su Repubblica).
Le impressioni che ho provato sono ammbivalenti: tra i meriti non esiterei a porre la cura nella ricostruzione dell'ambiente storico (nel sito dell'associazione "La fanciulla del lago", sorta allo scopo di sostenere la realizzazione della pellicola, sono documentati i recuperi degli ambienti e degli oggetti adoperati nel film) e l'adesione alla verità accertata dai documenti (pur nella necessità di doversi barcamenare tra le secche delle cause giudiziare sempre in agguato). Tra i demeriti, sicuramente la scelta dell'assenza di dialoghi nella sceneggiatura: chi non conosce già prima la storia, e nulla sa della complicata situazione familiare di Puccini, a stento riesce a barcamenarsi tra le figure di Elvira, Fosca, Nicche, Civinini ed altre persone ben presenti a chi ha familiarità con la biografia del compositore.
Consiglio di vedere la pellicola a chi è interessato all'argomento: gli altri, prima di entrare in sala, è bene che passino un po' di tempo a casa a studiare.

venerdì 13 febbraio 2009

Perché questo titolo?


Sant'Isidoro, vescovo di Siviglia, vissuto a cavallo tra il sesto e il settimo secolo, è conosciuto come autore di uno dei primi tentativi di enciclopedia universale, le Etymologie, opera nella quale, a partire dall'origine del significato dei vari termini, egli cercò di riassumere le conoscenze dell'epoca.
Per la vastità dell'opera e il gran numero di argomenti trattati non tutte le voci sono parimenti originali, e talvolta scadono nella semplice compilazione di materiale precedente.